Si può prevenire la demenza?
Non completamente, anche se la prevenzione dei fattori di rischio vascolare sembra di primaria importanza. Negli ultimi tempi è venuta meno la tradizionale separazione tra Alzheimer e demenza vascolare, nel senso che la presenza di una non esclude l’altra. Sono stati studiati i rapporti tra ipertensione, malattia aterosclerotica, fibrillazione atriale, diabete e demenza e si conferma con sicurezza che c’è aumento del rischio i malattia quando l’individuo è portatore di alcune condizioni che compromettono la funzione cardio e cerebrovascolare.
Le regole d’oro sono: ciò che è buono per il cuore, lo è anche per il cervello:
- prevenire malattie cardiache, ictus, diabete, ipertensione;
- tenere sotto controllo peso, pressione, colesterolo e glicemia;
- assumere meno grassi e più sostanze antiossidanti;
- l’attività fisica ossigena il sangue e aiuta le cellule nevose e quindi camminare 30 minuti al giorno tiene attivi mente e corpo;
- mantenere il cervello attivo e impegnato stimola la crescita delle cellule e delle connessioni nervose: leggere, scrivere, giocare, imparare cose nuove, fare le parole crociate;
- occupare il tempo libero con attività che richiedono sforzo fisico e mentale come socializzare, conversare, fare volontariato, frequentare un club, ritornare sui banchi di scuola;
- evitarle cattive abitudini cioè non fumare, non bere tropo, non fare uso di droghe;
- guardare avanti ovvero iniziare oggi a preparare il domani.
Eliminare i fattori di rischio non abolisce del tutto il rischio di malattia ma certamente allontana nel tempo la comparsa delle condizioni che rendono evidente la sofferenza dell’ammalato.